Storie di Vita

Quel che ci tranquillizza...è infilare un filo, quel famoso filo del racconto di cui è fatto anche il filo della vita.

Robert Musil, L'uomo senza qualità

sabato 3 novembre 2012

SINTOMI DELLA LOGICA DI POTERE E CONTROLLO

3 Novembre 1958

Cara Signora C.
se si dovesse accorgere che i sintomi del potere si stanno diffondendo intorno a lei, allora abbandoni un po’ del suo potere e consenta agli altri di assumere maggiori responsabilità. Questo le insegnerà qualcosa di molto importante. Gli altri impareranno dal canto loro che maggior potere e maggior influenza portano con sé maggior sofferenza, così come lei sta apprendendo nelle attuali circostanze.
Non si dovrebbe cercare di affermare il proprio potere così a lungo da trovarsi nella situazione di rischiare di dover ricorrere alla prepotenza.
La ricerca costante dell’affermazione del potere lavora contro il potere, ed il potere è tanto più ricercato quanto più si teme di perderlo. A perdere potere si guadagna in serenità.

Cordialità
C.G.Jung

lunedì 22 ottobre 2012

LA CRISI

"Non possiamo  pretendere che  le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione  per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. 
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla  notte oscura.
 E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. 
Chi supera la crisi  supera sé stesso senza essere 'superato'. 
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. 
La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. 
L'inconveniente delle persone e delle nazioni  è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. 
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. 
Senza crisi non c'è merito. 
E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. 
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il  conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che  è la tragedia di non voler lottare  per superarla".

Albert Einstein - Il mondo come io lo vedo (1931)

venerdì 20 luglio 2012

L'Irlanda nel cuore

Danza d'Irlanda

Un viaggio di emozioni, musica e danza
di B.Sangiovanni e  F. De Donatis 

In sintesi

  • Il Documentario
  • Martedì 24 luglio
  • Ore 16:30 (replica sabato alle ore 02:15)


Un violinista e un ballerino raccontano la loro Irlanda. Paesaggio esteriore e paesaggio interiore si intrecciano in un tessuto armonico: la contea del Donegal, la città di Galway, le verdi colline, le scogliere a strapiombo sull'oceano non sono solo spazi geografici, sono anche momenti della vita di ognuno. Momenti di scoperta e di ricerca di sé nella capacità di abbandonare le strade battute per ascoltarsi e realizzare ciò che autenticamente siamo.
I luoghi che incantano hanno qualcosa di familiare e di accogliente; permettono di scoprire l'intensità del vivere i rapporti umani senza fronzoli e arricchendoli sempre più. La musica e la danza diventano le occasioni per l'incontro, per l'avventura, per conoscere e conoscersi. La ventesima o centesima volta in cui si parla con un amico o si fa all'amore con una persona amata sono infinitamente più intense della prima. Ciò vale pure per i luoghi: ogni andata è sempre un ritorno.


Per ascoltare:

http://reteuno.rsi.ch/home/networks/reteuno/Il-documentario/2012/07/24/Danza-d-Irlanda.html

mercoledì 18 luglio 2012

Casa Merini di Barbara Sangiovanni e Francesco De Donatis

  • RSI, RETE DUE, LASER
  • mercoledì 18 luglio 2012
  •  ore 9:00 (replica alle ore 22:35)
  • Alda Merini
Questa è la storia della casa della poetessa Alda Merini in Ripa di Porta Ticinese numero 47 a Milano. È la storia di un'assenza poiché questa casa non esiste più. Attraverso il racconto di una delle quattro figlie, Emanuela Carniti – che ci ha ospitato a casa sua sul Lago Maggiore – visitiamo lo spazio vissuto di Alda attraverso gli occhi della figlia.
Varcata la soglia di casa Merini, entriamo negli spazi pieni, alle volte asfissianti, dove lo sguardo non riposa. La camera, il tinello, il pianoforte, il muro. Emanuela racconta la genesi di questa pagina imbiancata, schermo bianco-vuoto in cui Alda annota pensieri, emozioni, amici. Vedere le poesie nelle piastrelle, le mura di Gerico, la sua Palestina, la vita in Manicomio, una buona parte del muro è stata oggi smantellata e depositata nella Casa Museo di via Magolfa numero 32, grazie soprattutto al forte movimento istituito su Facebook, SALVIAMO LA CASA DI ALDA MERINI.
Ricordare è il primo passo per elaborare un'assenza, una mancanza, una perdita. La storia della casa di Alda Merini rinvia anche ad altre storie, ad altre case, all'esercizio del ricomporre in un gioco di specchi che rifletta diversi punti di vista verso un'idea di insieme.


Per ascoltare il podcast
http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/laser/2012/07/18/casa-merini.html#Audio



giovedì 12 luglio 2012

VIVERE LA VITA

Over the (double) rainbow  - Francesco De Donatis, 2011

Ci sono due modi per vivere la vita.

Uno è come se niente fosse un miracolo.

L'altro è come se tutto fosse un miracolo.

A. Einstein

venerdì 6 luglio 2012

FAMIGLIA

http://animali.bloglive.it/scimpanze-allatta-tigrotto-2270.html


Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto

(Richard Bach)

giovedì 5 luglio 2012

IL CIELO SOPRA GALWAY (DOPO LE 23)

© Francesco De Donatis, 2012


...Era giugno, il momento dell'anno in cui il cielo non scurisce oltre il blu, e gli uccelli cantano per tutta la notte.

(La donna che collezionava farfalle)

Clonmacnoise


domenica 24 giugno 2012

Uscire dalla cornici

Robert Pirsig e suo figlio
"Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei uno spettatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. 
In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei più uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi - un'esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata".

(M.Robert Pirsig, Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta)

sabato 23 giugno 2012

Specchio d'oceano

 
© Francesco De Donatis, 2011



Ora danza là, danza sulla sabbia;

e non ti curare del vento,
 
non ti curare se fa rumore il mare. 

(W.B.Yeats)

venerdì 22 giugno 2012

Julia. Le avventure di una criminologa

Le persone che hanno tribolato nella vita si dividono in due categorie: quelle che non accettano i colpi avversi del destino, e quelle che riescono a metabolizzare il male come parte dell'esistenza. Le prime sviluppano un rancore sordo nei confronti del mondo, le seconde una consapevolezza che le rende più sensbili e disponibili verso gli altri. Entrare in contatto con la morte, anche per poco, cambia la percezione delle cose. Tutto si relativizza. Ciò che sembrava importante, di colpo perde valore, mentre si aprono squarci in cui affiorano gli interrogativi primari: chi siamo? Dove andiamo? E perché? E' la nostra parte spirituale che si fa avanti, diradando le nebbie del consumismo e dell'edonismo esasperato.

Giancarlo Berardi, Il diario di Julia, giugno 2012

domenica 17 giugno 2012

Possibilità, di Wislawa Szymborska

Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente, a me che ama l’umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare che l’intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlar d’altro coi medici.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie, al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi, da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti che non promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l’inferno del caos all’inferno dell’ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori che fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari perché li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccar ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco considerare persino la possibilità
che l’essere abbia una sua ragione.

venerdì 8 giugno 2012

© Barbara Sangiovanni, 2012



Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.

R.M.Rilke

giovedì 7 giugno 2012

ESPLORATORI DI MONDI POSSIBILI


LE SETTE REGOLE DELL'ARTE DI ASCOLTARE

    1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.

    2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.

    3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.

    4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

    5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.

    6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

    7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologi umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sè.

    (M.Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, 2000)

mercoledì 6 giugno 2012

SOGNI DI CRESCITA

http://danilodolci.org/
Ciascuno cresce solo se sognato (D.Dolci)

C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

Спасибо



martedì 5 giugno 2012

HAPPY BIRTHDAY



 AUGURI LANFRI!!!!

MANO


 

"Se cominciamo a guardare la mano, anzi qualsiasi oggetto organi­co, in termini delle sue relazioni e non delle sue parti, scopri­remo di colpo che questo oggetto è circa quattro volte più bello di quanto pensassimo.
Portatevi a casa la vostra mano e quando ne avete voglia osservatela bene. [...] E' sempre sorprendente, quando ci si decide a meditare un po', scoprire la differenza tra pensare alle cose e pensare alla relazione tra le cose."    

                                                                          Gregory Bateson

domenica 3 giugno 2012

EMILY DICKINSON

   Non esiste un vascello veloce
   come un libro         
   per portarci in terre lontane.
   Non ci sono cavalli             
   che galoppano più delle pagine.
   Questa traversata
   può farla anche il povero:
   non si paga il biglietto sul carro dei sogni.

Illusioni!

"Ogni cosa in questo libro può essere sbagliata."
Richard Bach
(Illusioni)

Turoldo

Ancora un'alba sul mondo: 
altra luce, 
un giorno mai vissuto da nessuno, 
ancora qualcuno è nato: 
con occhi e mani e sorride.  

David Maria Turoldo ("Il grande male")

martedì 3 aprile 2012

HUGO CABRET

Ora però inizia un'altra storia, perché le storie portano sempre ad altre storie, e questa ci porterà dritto alla luna.

La straordinaria invenzione di Hugo Cabret (Brian Selznick)

mercoledì 22 febbraio 2012

Tagore

Non ho lasciato in cielo la storia dei miei voli. Ho volato, e questa è la mia gioia.

domenica 19 febbraio 2012