Storie di Vita

Quel che ci tranquillizza...è infilare un filo, quel famoso filo del racconto di cui è fatto anche il filo della vita.

Robert Musil, L'uomo senza qualità

domenica 24 giugno 2012

Uscire dalla cornici

Robert Pirsig e suo figlio
"Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei uno spettatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. 
In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei più uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi - un'esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata".

(M.Robert Pirsig, Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta)

sabato 23 giugno 2012

Specchio d'oceano

 
© Francesco De Donatis, 2011



Ora danza là, danza sulla sabbia;

e non ti curare del vento,
 
non ti curare se fa rumore il mare. 

(W.B.Yeats)

venerdì 22 giugno 2012

Julia. Le avventure di una criminologa

Le persone che hanno tribolato nella vita si dividono in due categorie: quelle che non accettano i colpi avversi del destino, e quelle che riescono a metabolizzare il male come parte dell'esistenza. Le prime sviluppano un rancore sordo nei confronti del mondo, le seconde una consapevolezza che le rende più sensbili e disponibili verso gli altri. Entrare in contatto con la morte, anche per poco, cambia la percezione delle cose. Tutto si relativizza. Ciò che sembrava importante, di colpo perde valore, mentre si aprono squarci in cui affiorano gli interrogativi primari: chi siamo? Dove andiamo? E perché? E' la nostra parte spirituale che si fa avanti, diradando le nebbie del consumismo e dell'edonismo esasperato.

Giancarlo Berardi, Il diario di Julia, giugno 2012

domenica 17 giugno 2012

Possibilità, di Wislawa Szymborska

Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente, a me che ama l’umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare che l’intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlar d’altro coi medici.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie, al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi, da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti che non promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l’inferno del caos all’inferno dell’ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori che fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari perché li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccar ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco considerare persino la possibilità
che l’essere abbia una sua ragione.

venerdì 8 giugno 2012

© Barbara Sangiovanni, 2012



Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.

R.M.Rilke

giovedì 7 giugno 2012

ESPLORATORI DI MONDI POSSIBILI


LE SETTE REGOLE DELL'ARTE DI ASCOLTARE

    1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.

    2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.

    3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.

    4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

    5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.

    6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

    7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologi umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sè.

    (M.Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, 2000)

mercoledì 6 giugno 2012

SOGNI DI CRESCITA

http://danilodolci.org/
Ciascuno cresce solo se sognato (D.Dolci)

C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

Спасибо



martedì 5 giugno 2012

HAPPY BIRTHDAY



 AUGURI LANFRI!!!!

MANO


 

"Se cominciamo a guardare la mano, anzi qualsiasi oggetto organi­co, in termini delle sue relazioni e non delle sue parti, scopri­remo di colpo che questo oggetto è circa quattro volte più bello di quanto pensassimo.
Portatevi a casa la vostra mano e quando ne avete voglia osservatela bene. [...] E' sempre sorprendente, quando ci si decide a meditare un po', scoprire la differenza tra pensare alle cose e pensare alla relazione tra le cose."    

                                                                          Gregory Bateson

domenica 3 giugno 2012

EMILY DICKINSON

   Non esiste un vascello veloce
   come un libro         
   per portarci in terre lontane.
   Non ci sono cavalli             
   che galoppano più delle pagine.
   Questa traversata
   può farla anche il povero:
   non si paga il biglietto sul carro dei sogni.

Illusioni!

"Ogni cosa in questo libro può essere sbagliata."
Richard Bach
(Illusioni)

Turoldo

Ancora un'alba sul mondo: 
altra luce, 
un giorno mai vissuto da nessuno, 
ancora qualcuno è nato: 
con occhi e mani e sorride.  

David Maria Turoldo ("Il grande male")