Questa è la storia della casa della poetessa Alda Merini in Ripa di
Porta Ticinese numero 47 a Milano. È la storia di un'assenza poiché
questa casa non esiste più. Attraverso il racconto di una delle quattro
figlie, Emanuela Carniti – che ci ha ospitato a casa sua sul Lago
Maggiore – visitiamo lo spazio vissuto di Alda attraverso gli occhi
della figlia.
Varcata la soglia di casa Merini, entriamo negli spazi
pieni, alle volte asfissianti, dove lo sguardo non riposa. La camera,
il tinello, il pianoforte, il muro. Emanuela racconta la genesi di
questa pagina imbiancata, schermo bianco-vuoto in cui Alda annota
pensieri, emozioni, amici. Vedere le poesie nelle piastrelle, le mura di
Gerico, la sua Palestina, la vita in Manicomio, una buona parte del
muro è stata oggi smantellata e depositata nella Casa Museo di via
Magolfa numero 32, grazie soprattutto al forte movimento istituito su
Facebook, SALVIAMO LA CASA DI ALDA MERINI.
Ricordare è il primo
passo per elaborare un'assenza, una mancanza, una perdita. La storia
della casa di Alda Merini rinvia anche ad altre storie, ad altre case,
all'esercizio del ricomporre in un gioco di specchi che rifletta diversi
punti di vista verso un'idea di insieme.
Per ascoltare il podcast
http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/laser/2012/07/18/casa-merini.html#Audio
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